La strage continua

30 dicembre 2024

Carlo Soricelli informa che il 2024 è l’anno peggiore da quando, 17 anni fa, il suo Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro ha iniziato il monitoraggio. A questa mattina, infatti, sono 1035 i morti per infortunio nei luoghi di lavoro. Rispetto al totale del 2023 sono già 60 in più.

Una strage che avviene senza che si faccia nulla, senza che si sappia. In definitiva è una delle tante guerre che infiammano il mondo, solo che quella che avviene nei luoghi di lavoro è meno eclatante, non fa notizia. Anzi non la deve fare perché qualcuno potrebbe aprire gli occhi, prendere coscienza e, magari, “disturbare il manovratore che, invece, deve pensare a ben altro. Ad aumentare le spese militari, per esempio, a costruire opere faraoniche come il ponte sullo stretto di Messina, a tagliare i servizi essenziali (sanità, istruzione, casa, trasporti…), a favorire le imprese, a fare condoni vari, a garantire l’impunità agli “amici” di un certo livello, a criminalizzare il dissenso … e così via.

E così, in un silenzio soffocante (al massimo si sprecherà qualche frase di circostanza) e nell’indifferenza, si lascerà passare il tempo confidando di spegnere le coscienze così da dimenticarsi del problema.

Ma noi comunisti non dimentichiamo e continueremo a lottare per cancellare la precarietà e perché il lavoro sia sicuro, garantito, giustamente retribuito e permetta di vivere e non di morire.


PS: 30 dicembre 2024 ore 14, arriva un’altra notizia, Incidente sul lavoro a Ghislarengo nel vercellese, uomo muore folgorato dalla corrente elettrica. L’ennesimo “omicidio sul lavoro”, la strage continua.

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