Istituto di studi comunisti “Marx-Engels”: COMUNICATO SUL 25 APRILE

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell’Istituto studi comunisti ‘Marx-Engels’ sul 25 Aprile

L’Istituto di studi comunisti “Marx-Engels” esprime piena solidarietà all’Anpi di fronte alle gravi dichiarazioni e decisioni assunte dalla comunità ebraica romana, che vanno ben al di là della critica alla presenza palestinese al corteo del 25 Aprile.

A che titolo la comunità ebraica di Roma si esprime riguardo la veridicità e genuinità dell’Anpi? E perché?

È palese qui un nuovo tentativo di delegittimare l’Anpi che fa eco a quello recentissimo già mosso da parte della politica durante il referendum costituzionale.

Ritorna l’idea che questa organizzazione debba essere screditata e ridimensionata assieme a tutto il portato teorico, culturale e di valori che esprime, in primis la Costituzione.

Tali affermazioni sono inaccettabili, poi, anche per l’aver individuato nella presenza alleata inglese un presunto vero fulcro e nucleo della resistenza italiana al nazifascismo.

Ritiene, dunque, la comunità ebraica di potersi sostituire all’Anpi e di dare questa interpretazione della Storia? Eravamo abituati alla bassa propaganda dei Pansa e co. e a tutta la fanfara ideologica sull’equiparazione dei partigiani ai repubblichini quale momento di pacificazione e presunta vera unità nazionale. Oggi impariamo che i “veri partigiani” stanno con le milizie armate alleate anglo americane. Se volete così…..

Come Istituto ci ritroviamo interamente nel giudizio sulla Resistenza che già il presidente Mattarella ha correttamente ribadito il 25 Aprile del 2015, intesa quale vero momento di formazione dell’unità nazionale, e ugualmente ci ritroviamo nel richiamo a tutte le forze che in quella straordinaria esperienza popolare parteciparono: da quelle comuniste (il ricordo di Marchesi), a quelle cattoliche, socialiste, ecc, ecc. E crediamo ancora valido il richiamo a questa esperienza storica -per il suo carattere popolare e altamente democratico- ai fini della stessa, necessaria, rifondazione europea.

Siamo, infine, convinti, che la Resistenza è! la Carta Costituzionale del ’48 e questa costituisce punto di non ritorno, punto da cui partire per far avanzare la via al socialismo in Italia.

Invitiamo tutti i lavoratori e le lavoratrici, tutti i sinceri democratici e progressisti a mantenere alta la vigilanza democratica, soprattutto in questi passaggi storici, davanti a simili attacchi.

 

 

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